Mi ricordo che da bambino, in estate a Cortogno, oltre a festeggiare le vacanze scolastiche, festeggiavo l’arrivo di tanti amici villeggianti. Il gruppo di 3 / 4 amici in estate magicamente raddoppiava, triplicava. Si riusciva, quindi, ad organizzare una bella partita di calcio con due squadre vere nel mitico campo “sportivo” dietro casa di Arnaldo. Le porte erano costruite con pali di legno ruvido che quando ci sbattevi la testa te li ricordavi per un po’. Le reti erano gentilmente state regalate da uno dei muratori del paese, erano infatti reti verdi utilizzate nell’edilizia. I derby con il Faieto erano precursori dell’attuale Champion Leage con tanto di cori e striscioni annessi. Il villeggiante è stato parte integrante della mia infanzia e di quella dei miei coetanei ed è parte fondamentale della vita cortognese di oggi. Le feste paesane non si riuscirebbero a fare con i pochi residenti. Le case di Cortogno non avrebbero raggiunto l’attuale splendore. La vita, la comunità tutta sarebbe molto diversa senza la presenza dei nostri “cugini”. Ed è per questo che ritengo doveroso riservare parte del nostro giornalino a loro. Non vorrei mancare di rispetto a nessuno e, per questo, vorrei ringraziare tutti i villeggianti nessuno escluso: quelli che a Cortogno hanno radici e per questo sono diventati villeggianti; quelli che a Cortogno sono capitati per caso. Come Gino Valli ed Adriana, per esempio.
La storia racconta di un gruppo di amici Reggiani doc alla ricerca di una casa vacanze per riuscire a trascorrere l’estate insieme, visto che, con l’arrivo di bambini un po’ a casa di tutti, incontrarsi era diventato sempre più difficile. Tramite la sorella di uno di loro che ha sposato un Domenichini emigrato a Como (lo zio Erasmo), contattarono il futuro “sindaco” del paese (Santino) che li indirizzò a Paride che disponeva di una bella e spaziosa casa dove tutti, magari un po’ stretti, potevano stare. Correva l’anno 1975 e i mariti di ritorno dalla collina informarono le mogli di avere trovato la località giusta, rinomata e ridente nella Valle del Tassobbio (la leggenda narra che quella sera nebbiosa d’inverno c’era anche il bar chiuso quindi non doveva essere molto ridente ….). Fu così che Gino, Gianni, Ezio, Celso, Gino e Giorgio con le rispettive mogli si insediarono a Cortogno, Nel 1980 Gino e Gianni si staccarono dal gruppo costruendo la propria casetta indipendente nella collinetta prospiciente la Latteria. Nel 1981 gli avvoltoi della Pro Loco, Silvo in testa, visto l’ampio piazzale antistante la casa di Gino, cominciarono lo “sfruttamento” dei villeggianti organizzando le feste paesane nell’ampio piazzale vicino alla casa di Gino. E Gino Valli con Adriana, assieme a Gianni e Odette, dopo ben 35 anni, rimangono validi e preziosi collaboratori della nostra Pro Loco. Come un valido collaboratore è William Landini, che ragioni di carattere cinofilo hanno avvicinato alla nostra borgata decenni or sono, prima in affitto poi, visto che a Cortogno non si sta poi così male…., in casa di proprietà.
Un altro baluardo reggiano in terra cortognese è Adolfo Orlandini, che nel lontano 1968, assieme ad alcuni amici, prese in affitto dal mitico Marco Moscatelli una parte del Mulino di Leguigno. Nel 1974 poi, pensando di trovare di meglio…., decise di assaporare una parte più alta del nostro Appennino trasferendosi in estate a Cervarezza. Siccome però la nostalgia era tanta nel 1994 ha deciso di fare ritorno a sirene spiegate a Cortogno acquistando la casa delle mitiche Armida e Noemi Becchetti. Per chi non se la ricorda la mitica Noemi era quella vecchietta sempre giovane che noi bambini adoravamo perchè ci faceva dei bellissimi disegni con bellissimi fiori. A Cortogno da qualche lustro abbiamo adottato anche i Regnani delle Braglie, che seppur villeggianti oltre confine, sono sempre parte integrante dell’estate cortognese. Scendendo verso il Mulino, poi, a parte la colonia dei Giudici che di Cortogno sono originari, troviamo la presenza decennale ma sempre molto discreta della famiglia di Vittorio Delvo da Como.
L’elenco dei villeggianti in terra cortognese potrebbe continuare e servirebbe un giornalino intero per poterli contenere. Mi scuso ancora con quelli che non sono stati menzionati ma vorrei, ancora una volta a nome di tutta la Pro Loco, ringraziarli tutti indistintamente per il lustro che hanno portato alla nostra piccola frazione e per l’aiuto che ogni estate ci forniscono per l’organizzazione delle nostre manifestazioni.
di Matteo Domenichini
dal Giornalino 2010