Ci sono maestri che non smettono mai di insegnare, vite che conservano nel tempo il loro carattere esemplare, parole che rafforzano il loro significato negli anni e in contesti totalmente nuovi. E ci sono comunità in grado di raccoglierne l’eredità facendo spazio all’ascolto. Come a Cortogno di Casina dove la memoria è una consuetudine, si tratti di ricostruire un antico oratorio o la fontana al centro del paese, di ripercorrere
vite e genealogie nel momento dell’estremo commiato o di riportare al centro dell’ attenzione le esistenze, spesso contemporaneamente illustri e semplici, dei concittadini che si sono distinti.
La sera del 4 luglio, sotto il tendone estivo, il prof. Giuseppe Giovanelli, l’ispettore Luciano Rondanini e l’on. Danilo Morini hanno illustrato la figura di Medardo Domenichini,
“maestro di vita e di scuola” secondo l’efficace sintesi presa a titolo dell’iniziativa
promossa dal Comune di Casina e dalla Proloco di Cortogno e curata da Piero Torricelli e Davide Costoli, con la partecipazione di esponenti della comunità di Pantano, dove il nostro maestro fu condotto, già al finire della guerra, dall’insegnamento e dall’incontro con la collega Angela Predieri, divenuta ben presto la sposa adorata con cui, a Casigno prima e a La Quercia poi, ha cresciuto sei figli.
di Giovanna Caroli
Tratto da TuttoMontagna n.141 – giugno 2008 pag. 69.