dal Giornalino 2009
Poco tempo fa abbiamo scoperto la citazione più antica di Cortogno.
Nella Cronica del Parmense Salimbene da Adam scritta agli inizi del ‘300 che narra fatti avvenuti nella provincia reggiana nel secolo precedente, abbiamo letto che un nostro paesano alla fine del ‘200 un certo Guercio da Cortogna è stato con altri, responsabile dell’agguato a di Guido e Bonifacio figli di Guglielmo II da Bianello, un nobile reggiano.
Narra la cronica che il 5 aprile del 1286 il nostro, insieme ad altri guidati da Scarabello Canossa da Gesso detto il Bastardo e Azzolino da Albareto, uccidono i sopraddetti mentre da Reggio si recavano al loro castello.
I nobili uccisi facevano parte dei “ superiori” che erano in lotta con gli “inferiori”
ambedue guelfi che avevano il controllo del Comune di Reggio Emilia e che a loro volta
erano in lotta con i ghibellini che a loro volta erano in lotta con i guelfi “superiori”. Insomma quasi anarchia nella Reggio dell’età dei comuni. Ora immaginatevi tutto quello
che volete, non sappiamo che fine ha fatto Guercio, sappiamo solo che probabilmente fu cacciato ne 1289 insieme ai ghibellini e ai guelfi “superiori” i più intransigenti e radicali. C’è da dire che, l’appartenenza a guelfi e ghibellini era per i nobili del tempo
dettata soprattutto da ragioni economiche e di convenienza…..e questo mi ricorda qualcosa.
di Davide Costoli